Test sierologici e plasma iperimmune

16-05-2020 17:48 -

Molti donatori ci stanno chiedendo informazioni sul plasma iperimmune e i test sierologici. Cercheremo in questo articolo di chiarire alcuni dubbi sollevati dalle persone che ci hanno contattato.
Pochi giorni fa l'assessore Stefania Saccardi ha dato parere positivo a includere i donatori di sangue allo screening sierologico per la rilevazione di anticorpi.
Sarà utile sotto tre punti di vista: servirà a rilevare l’incidenza del virus su un campione significativo di cittadini, quali i donatori toscani; permetterà di individuare i soggetti positivi asintomatici, attivando un percorso virtuoso di prevenzione del virus; consentirà di individuare rapidamente i soggetti da indirizzare alla donazione di plasma iperimmune, non appena gli studi ne confermeranno l’efficacia. Attualmente sono in fase di definizione i dettagli tecnico sanitari ed organizzativi, di cui i donatori stessi saranno informati appena disponibili.
Avis farà da supporto informativo o da filtro nel raccogliere le richieste e le domande dei potenziali donatori. L’organizzazione e la gestione dei donatori di plasma iperimmune sono gestite dai centri ospedalieri abilitati alla sperimentazione. Fin dall’inizio l'associazione sta lavorando fianco al fianco con la comunità scientifica e con il CNS, valutando sperimentazioni ed efficacia, ma seguendo le disposizioni del ministero della Salute e del Consiglio superiore di sanità. Peraltro non tutti i pazienti guariti e gli individui che abbiano avuto contatti con il virus sviluppano gli anticorpi in egual misura ed efficacia e questo comporta una selezione particolarmente accurata dei donatori.
L’utilizzo del plasma per il trattamento delle persone affette da Covid-19 sta dando risultati molto incoraggianti in pazienti con condizioni estremamente critiche, ma è bene ricordare che le persone coinvolte nella sperimentazione sono ancora poche. Inoltre, i criteri di selezione dei donatori sono molto stringenti e prevedono una determinata quantità di anticorpi specifici che non tutti i convalescenti hanno.
Si ribadisce quindi e prima di tutto si ricorda che non ci sono evidenze scientifiche relative alla trasmissione del coronavirus attraverso le trasfusioni di sangue. Inoltre, i donatori sono sottoposti a triage telefonico quando contattano Avis per prenotare la donazione. Tale triage viene ripetuto al momento in cui si presentano al Centro di raccolta per donare.

Come riportato sul sito del Ministero della Salute (data ultima verifica: 3 maggio 2020), allo stato attuale il Comitato Tecnico Scientifico (CTS) ritiene che l’approccio diagnostico standard rimane quello basato sulla ricerca dell’RNA nel tampone rino-faringeo. Inoltre, si conferma che non esiste alcun test basato sull’identificazione di anticorpi (sia di tipo IgM che IgG) diretti verso SARS-CoV-2 validato per la diagnosi rapida di contagio virale o di COVID-19.
Avis Piombino invita a donare plasma con la consueta procedura della plasmaferesi se siete stati nella condizione di quarantenati confermati positivi non ospedalizzati (ovvero in quarantena domiciliare perché positivi con sintomi lievi). Chi si trovi nella condizione suddetta è invitato a prendere contatto con il Servizio trasfusionale di Villamarina per concordare e programmare una donazione di plasma. Il Centro Regionale Sangue è sempre a disposizione per fornirvi ogni informazione: crs@regione.toscana.it — tel.3316364452.